Serie B, 7ª, il Cagliari batte 3-1 il Cesena e sale in vetta: Farias, Sau e Melchiorri
L'esultanza di Farias dopo il gol dell'1-0. LaPresse
Una vittoria sofferta e combattuta. Il Cagliari batte il Cesena,
incassa il primo scontro diretto e si ritrova in solitudine in testa
alla Serie B. La sconfitta di Pescara è in archivio anche se la
formazione di Rastelli, menomata da squalifiche, infortuni e impegni con
le nazionali, non ha brillato. La forza d’animo, specie nell’ultimo
quarto d’ora, e la determinazione però sono stati da applausi. “Serie A,
serie A” hanno urlato dopo il 90’ i tredicimila del Sant’Elia. Ma è
presto per trarre conclusioni.
rastelli sceglie il 4-4-2 —
Il Cesena è osso duro: miglior difesa con tre reti in sei gare, ne ha
incassati altrettanti dai rossoblù. Rastelli parte con il 4-4-2,
abbassando Farias e Joao Pedro e piazzando Dessena a sinistra di
Fossati. Il terzino sinistro è Capuano, mossa che non paga. Il Cagliari
manca in velocità, fantasia e tecnica. La squadra, con Sau e Melchiorri
che si sacrificano senza troppi risultati, fatica a costruire l’azione
giusta. Sulle fasce manca la spinta: Pisacane e Capuano hanno altre
caratteristiche, Joao Pedro e Farias non vanno oltre al compitino. In
più il Cesena è ben messo in campo e corre più dei padroni di casa.
Risultato? Prima mezz’ora noiosa con due soli tiri per parte.
l’invenzione di capuano — La prima azione interessante se l’inventa così Farias, ma il cross di Melchiorri si infrange sulla difesa romagnola. Il Cagliari si accende quando i minuti sono 37: 1-0 grazie a Capuano che inventa dribbling e cross, Joao Pedro sale di testa, Gomis è miracoloso ma Sau aggancia la respinta, serve Farias che insacca, con la complicità di Magnusson. I cesenati perdono l’imbattibilità dopo 308’. Il ritmo sale. Melchiorri sfiora il raddoppio in mischia.
prodezze e crampi — Nella ripresa Drago piazza Sensi in mezzo per De Col. Il Cesena cresce, ma sono i rossoblù a rendersi pericolosi con Melchiorri, infaticabile, e Sau. Il secondo gol è nell’aria, infatti Sau insacca il 2-0 dopo un slalom di Melchiorri. Esce Fossati per Deiola. Al 24’ Succi, sguscia sul filo del fuorigioco, ma piazza il piattone a lato. Al 28’, in due minuti, la partita vive una nuova fiammata. Prima s’infortuna Storari: si riprende, zoppicando. Poi Magnusson trova l’eurogol su punizione da 30 metri e subito dopo ecco il definitivo 3-1 di Melchiorri, arrivato grazie a uno spunto irresistibile chiuso con una sassata: palla sotto la traversa, partita chiusa e quarto gol per l’ex pescarese che così diventa, insieme a Sau, il bomber dei capoclassifica. Nei minuti finali, molti i sardi coi crampi (Pisacane, Joao Pedro, Dessena, Salamon) ma Rastelli, dopo aver inserito Tello (il colombiano mostra buoni numeri) e Benedetti, ha finito i cambi. Capuano e soci reggono anche nei 6’ di recupero.
l’invenzione di capuano — La prima azione interessante se l’inventa così Farias, ma il cross di Melchiorri si infrange sulla difesa romagnola. Il Cagliari si accende quando i minuti sono 37: 1-0 grazie a Capuano che inventa dribbling e cross, Joao Pedro sale di testa, Gomis è miracoloso ma Sau aggancia la respinta, serve Farias che insacca, con la complicità di Magnusson. I cesenati perdono l’imbattibilità dopo 308’. Il ritmo sale. Melchiorri sfiora il raddoppio in mischia.
prodezze e crampi — Nella ripresa Drago piazza Sensi in mezzo per De Col. Il Cesena cresce, ma sono i rossoblù a rendersi pericolosi con Melchiorri, infaticabile, e Sau. Il secondo gol è nell’aria, infatti Sau insacca il 2-0 dopo un slalom di Melchiorri. Esce Fossati per Deiola. Al 24’ Succi, sguscia sul filo del fuorigioco, ma piazza il piattone a lato. Al 28’, in due minuti, la partita vive una nuova fiammata. Prima s’infortuna Storari: si riprende, zoppicando. Poi Magnusson trova l’eurogol su punizione da 30 metri e subito dopo ecco il definitivo 3-1 di Melchiorri, arrivato grazie a uno spunto irresistibile chiuso con una sassata: palla sotto la traversa, partita chiusa e quarto gol per l’ex pescarese che così diventa, insieme a Sau, il bomber dei capoclassifica. Nei minuti finali, molti i sardi coi crampi (Pisacane, Joao Pedro, Dessena, Salamon) ma Rastelli, dopo aver inserito Tello (il colombiano mostra buoni numeri) e Benedetti, ha finito i cambi. Capuano e soci reggono anche nei 6’ di recupero.
bari-lanciano —
ore 15
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